Scoprire il Parco Archeologico di Cortona
Un percorso tra storia e natura che fonde l’interesse per l’archeologia con la passione per il trekking.
Un’altra grande specificità del territorio cortonese consiste nel poter abbinare, in un unico tragitto, la visita alle testimonianze archeologiche del passato con la passione del trekking. Cortona dista dal Casale Il Granaio circa un chilometro, per cui un po’ di cultura abbinata al fitness non guasta!
Il Parco Archeologico di Cortona è stato allestito da pochi anni, sulla scia dei continui ritrovamenti archeologici risalenti al periodo etrusco e di quello successivo romano. Attualmente il parco è diviso in due percorsi, entrambi avvincenti per chi si trova a Cortona.
Ma mentre il percorso urbano si può percorrere durante la visita alle altre attrazioni monumentali del centro storico, vi invitiamo invece a scoprire i reperti archeologici che si trovano nel territorio circostante, indicandovi i più interessanti.
Partendo proprio dal Melone I. E’ così chiamato per la forma rotondeggiante, ma in realtà si tratta di una tomba etrusca che fa il paio con il Melone II, sempre situato sulla sponda del Rio Loreto. Entrambi i siti archeologici risalgono a molti secoli prima della nascita di Cristo.
Andando invece in località Ossaia troveremo l’omonima villa romana che ha conservato, in buono stato, dei mosaici del periodo tardo repubblicano. La superficie complessiva della Villa di Ossaia si aggira sui 1000 metri quadrati.
Altri tratti caratteristici del Parco Archeologico sono le tanelle e le strade realizzate per migliorare la comunicazione antica. Tra le prime, risalenti al periodo ellenico, ricordiamo la Tanella Angori e la Tanella di Pitagora il cui tumolo è ancora perfettamente visibile.
La Strada romana del Torreone è ora divenuto un percorso di trekking patrocinato dal Cai che ci condurrà verso l’omonima località cortonese. La strada romana del Monte Maestrino, invece, è l’ennesima buona occasione per camminare, tra l’altro lungo un percorso che per secoli ha permesso il collegamento tra Perugia e Arezzo, grazie al valico del Monte Maestrino.